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Come si determina la plusvalenza da cessione di immobili? Quando deve essere tassata la plusvalenza nella vendita di immobili? Come è tassata la plusvalenza immobiliare?

plusvalenza immobile - blog studio lucci

“La plusvalenza da cessione di immobili è tassata ai fini delle imposte dirette soltanto per operazioni speculative. Entro i 5 anni dall’acquisto. Tassazione ad IRPEF, oppure con imposta sostitutiva del 20%, direttamente in atto notarile.”
Nel campo immobiliare la plusvalenza si determina quando un immobile acquistato ad un dato prezzo viene ceduto ad un prezzo superiore. Il nostro sistema tributario prevede la tassazione delle plusvalenze da cessione di immobili, soltanto a scopo speculativo. In pratica la tassazione riguarda soltanto le plusvalenze derivanti da immobili ceduti entro cinque anni dall’acquisto (o dalla successione).
Soltanto in questi casi, infatti, viene considerata operazione speculativa, effettuata al solo scopo di arricchire il soggetto cedente.

Chi deve tassare la plusvalenza e quando si tassa?

La disciplina fiscale legata alla tassazione della plusvalenza dalla vendita di immobili è inclusa nella categoria reddituale dei “redditi diversi“ quando invece è percepita da un soggetto che esercita attività di impresa, questa confluisce alla formazione del reddito di impresa.

Per consentire la tassazione di una plusvalenza ai sensi dell’articolo 67 del DPR n 917/86 è necessario che l’immobile sia stato ceduto a titolo oneroso cioè tramite compravendita, permuta, conferimento in società; che gli immobili siano stati ceduti prima di cinque anni dal momento dell’acquisto e non siano stati adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari nel caso si tratti di unità immobiliari urbane.

Per determinare la plusvalenza da cessione di immobili l’articolo 68 del DPR n. 917/86 specifica i che la plusvalenza da cessione di immobili è costituita dalla: differenza tra i corrispettivi percepiti nel periodo di imposta e il prezzo di acquisto o il costo di costruzione del bene ceduto, aumentato di ogni altro costo inerente al bene medesimo (da documentare analiticamente)
I costi inerenti possono riguardare l’acquisto o la costruzione dell’immobile:
tutte le spese notarili, le imposte indirette pagate al momento dell’acquisto, le spese incrementative sostenute

Inoltre la plusvalenza da cessione di immobili, qualora venga tassata ai fini IRPEF, deve essere riportata in dichiarazione dei redditi. Più precisamente nel quadro D del modello 730 o nel quadro RL del modello “Redditi PF”.

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