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Superbonus 110: nel PNRR previste le semplificazioni e fuori la proroga

Resta confermata  al 30 giugno 2023 la data per gli interventi effettuati dagli IACP, nella bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR –  del 24 aprile per quanto riguarda il Superbonus 110%  a condizione che almeno il 60% dei lavori vengano effettuati entro la fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini , a condizione che almeno il 60% dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente. 

 L’obiettivo fissato dall’UE è di raddoppiare il tasso di efficientamento degli edifici entro il 2025. Il Piano mira a migliorare l’efficienza energetica sia degli edifici pubblici che di quelli privati.

Gli investimenti saranno concentrati su da tre linee: 

  • attuazione di un programma per migliorare l’efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie; 
  • introduzione di un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per i costi sostenuti per gli interventi (Superbonus);
  • sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti. Obiettivo di questi interventi è un risparmio pari a 0,32 Mtep e 0,98 MtCO2 entro il 2026.

Previste semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana.

Il documento mette in evidenza come i professionisti tecnici e le associazioni imprenditoriali hanno segnalato che l’attuazione del superbonus ha incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia particolarmente complessa per gli edifici, con attese fino a 6 mesi per l’accesso agli archivi edilizi. 

Tutte queste misure verranno disposte con decreto-legge dopo l’approvazione e  la trasmissione del PNRR entro il mese di maggio.

Il documento prosegue che per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, si intende estendere la misura del Superbonus 110% recentemente introdotta (articolo 119 del Decreto Rilancio) dal 2021 al 2023.

Confermate le modalità di erogazione del Superbonus 110% in 5 anni con possibilità di cessione del credito e il “pagamento anticipato” per agevolare gli ingenti investimenti iniziali.

La misura riguarda, come già ora, gli interventi effettuati su zone comuni, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e unità plurifamiliari con uno o più accessi indipendenti dall’esterno, nonché su singole unità immobiliari.  

Sono inclusi nella misura numerosi interventi, quali soluzioni per l’isolamento, infissi efficienti, sostituzione di sistemi di riscaldamento e condizionamento e installazione di impianti per la generazione di energia rinnovabile.  

L’ammissibilità degli interventi è condizionata ad un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, dimostrabile tramite il confronto con l’attestato di prestazione energetica (APE) prima e dopo l’intervento, equivalente ad un risparmio energetico medio (in relazione ad un consumo medio annuo di energia primaria dell’edificio residenziale) di circa 240 kWh/mq e ad un risparmio minimo atteso (sia energetico che di emissioni) del 30-40%.

 

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