Contabilizzazione corretta: come verificarla in Bilancio

Nel caso in cui la scrittura contabile riportata in bilancio non è simile ai principi di contabilità, l’amministrazione finanziaria è tenuta ad applicare l’imponibile con i corretti criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione previsti dai principi contabili, in base al principio di derivazione riportato nell’articolo 83 Tuir per i soggetti diversi dalle micro-imprese di cui all’art. 2435-ter c.c.

Questo è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate per coloro che adottano gli standard aziendali nazionali ma ci sono casi in cui quanto detto nel paragrafo precedente non è applicabile poichè la corretta contabilizzazione non si avvale di una corretta regolamentazione in principio contabile basti pensare, ad esempio, ad una società che sancisce un contratto che prevede la consegna di un bene e l’obbligo di fornire successivamente assistenza.. In questo caso ci sono operatori contabili che fanno distinzione tra i ricavi per la fornitura del bene e la fornitura della manutenzione altri invece che l’intero corrispettivo di come ricavo di competenza dell’esercizio nell’esercizio in cui il bene viene consegnato, valutando l’iscrizione di un fondo per oneri relativo ai costi che prevede di dover sostenere per l’assistenza

Come verificare la correttezza della contabilizzazione?

Il primo step da compiere è andare a verificare se c’è una disciplina contabile nazionale che può essere adattata al caso d’interesse. Nel caso in cui non si evince dai principi contabili nazionali una disciplina applicabile bisogna verificare che esistano dei principi applicabili in via analogica al caso di specie. In ultimo, in assenza di quanto detto occorre fare riferimento ai postulati e alle finalità di bilancio