Cos’è il sovra indebitamento?
Con la legge sul sovraindebitamento le persone fisiche e le famiglie possono risanare la propria condizione debitoria ricorrendo ad una sorta di “procedura fallimentare” che consente di trovare un accordo con i creditori dinanzi al giudice. Il vantaggio tanto per il debitore in quanto riesce a trovare una volta per tutte una sorta di compromesso e ridurre il proprio debito complessivo tentando di accontentare tutti i creditori, quanto per questi ultimi che, di fronte alla possibilità di scegliere tra procedure esecutive poco utili (vista la mancanza di beni e l’eccesso di crediti da soddisfare) e un accordo che consente di realizzare almeno parte del credito, optano certamente per la seconda strada.
Cos’è il sovra indebitamento?
Per «sovraindebitamento» si intende una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni. Detto in poche parole, si tratta dello stato di perdurante insolvenza e impossibilità di far fronte a tutte le obbligazioni assunte.
Chi può accedere alla composizione della crisi da sovra indebitamento?
Possono accedere i soggetti ai quali non si applica la legge fallimentare, ed esclusivamente i consumatori, che agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Pertanto, è “consumatore” soltanto il debitore persona fisica, che risulti aver contratto obbligazioni per far fronte ad esigenze personali o familiari o della più ampia sfera attinente agli impegni derivanti dall’estrinsecazione della propria personalità sociale, dunque anche a favore di terzi, ma senza riflessi diretti in una attività di impresa o professionale propria.
• Soggetti che non svolgono attività di impresa: professionisti, artisti e lavoratori autonomi e società professionali.
• Imprenditori commerciali “sotto soglia” (cioè non aventi i requisiti richiesti dalla legge per il fallimento).
• Enti privati non commerciali: associazioni e fondazioni riconosciute, organizzazioni di volontariato, associazioni sportive, Onlus, ecc.
• Imprenditori agricoli.
Come ottenere l’esdebitazione?
Se il Giudice accoglie il piano del consumatore o la procedura di liquidazione, il consumatore è esdebitato, ossia, cioè è liberato definitivamente da tutti debiti residui che non riesce a pagare. Il decreto di esdebitazione viene emesso qualora il giudice ritenga sussistenti tutti i presupposti previsti dalla legge e in particolare che:
• Il debitore si sia dimostrato collaborativo e ben disposto alla risoluzione del piano o della liquidazione patrimoniale.
• Non abbia beneficiato negli ultimi 8 anni un’altra esdebitazione.
• Non sia stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati previsti dalla legge sul sovraindebitamento.
• Abbia svolto negli ultimi 4 anni o abbia cercato attivamente una nuova occupazione senza rifiutare buone proposte di lavoro.
• Siano stati soddisfatti almeno in parte i creditori.
L’esdebitazione a seguito di una procedura di composizione può essere ottenuta per qualsiasi debito tranne che per:
• Debiti derivanti da obblighi di mantenimento e alimentari.
• Debiti da risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale.
• Sanzioni penali ed amministrative di carattere pecuniario che non siano accessorie a debiti estinti.
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