Definizione agevolata delle controversie tributarie.
Con il decreto “pace fiscale” emanato il 23 ottobre 2018, n. 119 i contribuenti devono confrontarsi con la definizione delle controversie che disciplina un vero e proprio condono. Il decreto è da definirsi ancora in fase di lavorazione in quanto saranno opportune alcune modifiche non solo per incentivare i contribuenti a definire le controversie pendenti, ma anche per revisionare il testo in termini puramente linguistici e per chiarire aspetti di dubbia costituzionalità
Controversie tributarie: di cosa si tratta?
Le controversie tributarie con L’agenzia delle Entrate, su attivi impositivi, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello di Cassazione e anche a seguito di rinvio, possono essere definite con il pagamento di un importo uguale al valore della controversia (il valore della lite è l’importo del tributo netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l’atto impugnato; in caso di controversie relative alle sole irrogazioni di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste – vedi comma 2 dell’articolo 12 decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546)
In deroga alla regola generale che prevede il pagamento di un importo uguale al valore della lite, in caso di soccombenza dell’Agenzia, le controversie possono essere definite con il pagamento:
- della metà del valore della controversia (soccombenza in primo grado)
- di 1/5 del valore della controversia (soccombenza in secondo grado)
La domanda per ottenere l’agevolazione può essere presentata da chi ha proposto l’atto introduttivo del giudizio o da chi vi è subentrato o ne ha la legittimazione.
Possono essere definita in maniera agevolata solo le controversie in cui il ricorso in primo grado è stato notificato entro il 24 ottobre 2018 (data in entrata in vigore del decreto legge n. 119/2018) e per le quali, alla data di presentazione della domanda di definizione agevolata, il processo non si sia
Non rientrano nell’ambito di applicazione della disciplina in esame neanche le controversie instaurate contro altri enti impositori, come ad esempio l’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
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